Nonostante i nuovi accessori e attrezzature, la moderna e sostenibile sistemazione di massa di grandi complessi prefabbricati suburbani è sfortunatamente degradata in ghetti. Tutto ciò è tendenzialmente dovuto al cambiamento delle condizioni economiche dei residenti. Quindi si pone la questione se questi grandi insediamenti possano essere riqualificati o altrimenti demoliti.
Se si decide di riqualificare questi quartieri invece di demolirli, si devono sviluppare concetti che rendono la mancanza di luoghi di raccolta e attività comuni un argomento di discussione. Questi concetti potrebbero includere la costruzione di strutture con istituzioni infrastrutturali mancanti situate in luoghi importanti, nonché la definizione di aree pubbliche per il cambiamento delle attività.
L’idea di creare un Community Center nel cuore dell’Isolotto ridefinirà l’attuale piazza debole e creerà una calamita capace di attirare persone a partire dal distretto stesso e anche persone delle aree circostanti, prendendo come target diverse fasce di età e migliorando la vivibilità della piazza e del quartiere. Tutto ciò consentirà attività diurne e notturne che invitano soprattutto le giovani generazioni a spendere tempo di qualità in questo luogo oltre al vicino centro di Firenze.
L’obiettivo è quello di creare due piazze più piccole con proporzioni migliori, una rivolta verso la chiesa e una rivolta verso il fiume Arno e il Parco delle Cascine.
Segni forti nel progetto sono la struttura per il mercato rionale che diventa il ponte tra le due piazze e un’apertura circolare nell’edificio principale nata per ridurre al minimo l’ombra sottostante.
Un ulteriore collegamento con il contesto avviene con le due vetrate, intese come punti di vista privilegiati e focalizzate in direzione della chiesa a sud e del parco a nord.
RAD architetture + Kinan Deeb
2016
Isolotto, Italia